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mercoledì 6 maggio 2009

ANAS, Diserbante in fossetta


Ci risiamo, con l'arrivo della primavera la vegetazione si risveglia ed anche l'erba delle fossette stradali riprende a crescere vigorosa, nascondendo paracarri e segnali stradali, come ogni anno si incontrano spesso trattori con i loro trinciaerba, a contenerne la crescita.
Ma da qualche anno a questa parte c'è una novità, l'ANAS ha cominciato ad utilizzare il diserbo.

Il prodotto usato è sicuramente un erbicida disseccante a base di "glifosate", ne esistono sul mercato numerose formulazioni commerciali, ma la più diffusa è il "Roundup" della Monsanto.
Agisce in circa 20 giorni ed è facilmente riconoscibile per il caratteristico colore arancione che conferisce alla vegetazione trattata prima del suo totale disseccamento. ( deriva infatti dal famigerato “agente orange” della guerra in Vietnam)

L'uso di questo prodotto per impedire la crescita di erba lungo le strade è stato in più occasioni stigmatizzato dalle autorità sanitarie, ed è dello scorso anno il divieto emesso dall'assessore all'ambiente del Comune di Viterbo, indignato per l'uso massivo che l'ANAS ne aveva fatto sulla via Cassia.
Ma anche quest'anno l'ANAS ha ripetuto questa pratica che ha l'indubbio vantaggio di abbattere i costi di manutenzione delle strade.
Nella nostra zona ne abbiamo constatato L'uso sull' Aurelia bis in tutti i suoi 54 chilometri e sull'Aurelia da Civitavecchia a Montalto di Castro, vedi immagini allegate.
Ed è di questi giorni una viva polemica tra alcuni anziani ortolani senesi e la ditta che su appalto ANAS, sulla tangenziale di Siena, ne ha fatto un uso scriteriato, in presenza di deriva ventosa, contaminando i loro ortaggi. (e che inconsapevoli hanno consumato per diversi giorni)
nella foto l'articolo del Corriere di Siena del 6 maggio 2009


Invitiamo a leggere la scheda di sicurezza, emessa dalla Monsanto sul Roundup, (ma riferibile a qualsiasi formulato commerciale contenente Glifosate) con attenzione sia il punto 2, dove sono elencati i rischi per la salute, sia, a pagina 3 il punto 6 in merito alle dispersioni accidentali,
in particolare:
Precauzioni per l'ambiente:
-Ridurre al minimo la diffusione.
-Tenere lontano da canali di scolo, fogne, fossi e corsi d'acqua.
-Avvisare le autorità.


Infatti il Glifosate è particolarmente dannoso per gli organismi acquatici: pesci, crostacei e molluschi e dopo la dispersione la molecola rimane attiva anche diversi mesi , specie sulle superfici inerti come asfalto e cemento.
Quindi il suo utilizzo sulle fossette stradali è espressamente vietato dalle schede di sicurezza che accompagnano tutta questa classe di prodotti, ed ignorare tali indicazioni configura un reato.
Troviamo poi assurdo che, a fronte di un numero di disoccupati in continua crescita nel Paese, l'ANAS, in un sol colpo, scelga di mandare a casa la manodopera ed avvelenare le nostre verdure ed i nostri corsi d'acqua

lunedì 24 novembre 2008

L'inutile scempio della 74



Articolo pubblicato dal Tirreno in data 18.11.2008
MANCIANO «Una strada al posto del bosco per risparmiare quaranta secondi»
 «Uno scempio ambientale si sta consumando sulle colline di Manciano». Non usano mezzi termini dalla sezione locale di Legambiente, che interviene sui lavori in corso sulla provinciale Maremmana 74. «Un intervento ad opera della Provincia e con il concorso delle autorità comunali, effettuato su un tratto di 8.400 metri tra il paese di Manciano e la Sgrilla, con un costo complessivo previsto — sottolineano dall’associazione ambientalista — di 6.184.000 euro a carico dei contribuenti». Ma oltre al costo economico dell’operazione a finire nel mirino di Legambiente sono i cosiddetti «costi ambientali», che vengono calcolati in questo modo: «Decine di ettari tra bosco ceduo e campi coltivati devastati, intere colline sventrate, fertili vallate colmate di pietrame e macerie, numerosi alberi secolari, che costeggiano il vecchio tracciato, inesorabilmente abbattuti».

Stando a un rapido calcolo che Legambiente ha eseguito studiando l’area con l’ausilio delle immagini satellite di Google «si può calcolare — affermano — che l’intero intervento, rettificando tre grandi curve, abbrevierà il tragitto di circa 800 metri, riducendo il tempo di percorrenza da 7 minuti a 6 minuti e venti secondi». Di qui la domanda che l’associazione ambientalista si pone: «Ci chiediamo che senso abbia, a fronte di un deficit permanente che impedisce all’Anas di effettuare con regolarità anche gli interventi di ordinaria manutenzione sulle strade esistenti, spendere 6.184.000 euro, senza contare gli effetti sull’ambiente di quella zona, per far risparmiare agli automobilisti 40 secondi di percorrenza su una strada con un traffico modesto come la Maremmana 74».


Replica dell'assessore Bovicelli, pubblicata dal Tirreno in data 19.11.08
«I lavori sono per la sicurezza» Strada «Maremmana», l’assessore Bovicelli replica a Legambiente
 #«IL NOSTRO OBIETTIVO non è diminuire il tempo di percorrenza, bensì aumentare il livello di sicurezza».
E’ questa, in sintesi, la risposta dell’assessore provinciale Sergio Bovicelli in seguito alle critiche mosse dal circolo di Manciano di Legambiente secondo il quale i lavori realizzati per la strada regionale 74 (spesa di oltre 6 milioni di euro, un’ampia fetta di territorio «mangiato» a vantaggio dell’asfalto) non erano giustificati dal risparmio di tempo che garantivano (secondo Legambiente, tra prima e dopo i lavori, il viaggio era più corto di 40 secondi).
«Il signor Andrea Marciani, in qualità di esponente del Circolo mancianese di Legambiente — dice Bovicelli —, si unisce all’esigua schiera di coloro che ritengono inutili gli interventi che la Provincia, da anni, sta realizzando sulla Strada regionale 74 Maremmana. Non solo, ma tenta di descriverci come attentatori dell’ambiente e sostanzialmente ritiene il lavoro in corso una dissipazione di denaro, a fronte di un esiguo accorciamento dei tempi di percorrenza su una strada con un traffico modesto, scrive. L’intervento in corso, come quelli che lo hanno preceduto e che lo seguiranno, hanno come unico scopo di intervenire sulla sicurezza di una strada che, nel corso dei decenni, non ha conosciuto nessun adeguamento, che presenta una notevole mole di traffico, con una percentuale di incidenti che la colloca tra le più pericolose del nostro territorio. Tra il 2002 e il 2006 ci sono stati 80 incidenti con un numero di 114 persone coinvolte morti e feriti, con un costo sociale stimato in 8 milioni e 600 mila euro Gli interventi di miglioramento elimineranno gli incidenti? Sicuramente no, ma vogliamo garantire un percorso più sicuro a quelle migliaia di persone che ogni giorno usano la Maremmana. A noi non interessano i tempi di percorrenza, ma la sicurezza complessiva da garantire ai cittadini, che, ovviamente, devono metterci del proprio, osservando le norme elementari del Codice della strada e del buon senso».

«RIGUARDO all’ambiente — conclude Bovicelli — il rappresentante di Legambiente di Manciano sappia che questo progetto, come tutti gli altri, è stato sottoposto a scrupolosi e severi controlli di compatibilità ambientale e ha ottenuto tutti i nulla osta necessari. Inoltre, come avviene per ogni opera, sono previsti interventi di mitigazione ambientale e di rimboschimento».



La nostra contro-replica questa volta non ha avuto gli onori delle cronache, la pubblichiamo qui, per completezza d'informazione.
L'assessore Bovicelli, a fronte di critiche ricevute da Legambiente sulle opere relative al 3° lotto ha replicato dicendo che i lavori erano resi necessari dalla reiterazione di gravi incidenti (80 tra il 2002 ed il 2006 con 114 persone coinvolte)

Non siamo in possesso dei dati della Polstrada relativi alle statistiche citate dall'assessore, ma la nostra impressione derivante dalla semplice lettura quotidiana dei giornali locali è che la maggior frequenza degli incidenti gravi si concentri sui rettilinei che vanno da Albinia e Marsiliana, dove infatti molti dei pini monumentali che costeggiano la strada, porta impresso nella corteccia il segno di terribili impatti.
L'impressione è stata poi confermata dalla curiosa risposta ottenuta in provincia a giustificazione dell'incongrua rotatoria della Marianaccia: "serve a rallentare il traffico in un tratto di tracciato troppo rettilineo"
Insomma, per l'ufficio tecnico della Provincia di Grosseto il pericolo per gli automobilisti si cela ora nelle curve ora nei rettilinei, a secondo delle necessità dialettiche e delle opere in corso di realizzazione.

In conclusione, noi siamo convinti che un intervento come la realizzazione di una protezione di garde-rail sui tratti alberati e rettilinei otterrebbe, con modestissima spesa e senza abbattere alberi, risultati, nel campo della sicurezza, infinitamente superiori a quelli ottenuti dalla rettificazione dei tracciati curvilinei di collina.

giovedì 13 settembre 2007

Manifestazione "Manciano delle Stelle"



"SPEGNIAMO LE LUCI ILLUMINIAMO LE MENTI: nuovi segnali di civiltà da Manciano ... alle stelle". È questo il titolo dell'iniziativa promossa dal Circolo Legambiente di Manciano con il patrocinio del Comune, che si terrà al Palazzetto dello Sport di Manciano venerdì 14 e sabato 15 settembre a partire dalle 17. Alla manifestazione, che ha per tema la lotta all'inquinamento luminoso, interverrà, fra gli altri, Ugo Tagliaferri dell'osservatorio astronomico di Campo Catino, da cui ha preso l'avvio in Italia la prima campagna di sensibilizzazione al problema. Tagliaferri che illustrerà i successi ottenuti in questo campo da molti Comuni e le soluzioni tecniche adottate. Nella giornata di sabato verrà allestito un planetario a cura dell'associazione "Cassiopea" che sarà aperto al mattino, per le visite guidate degli alunni della scuola media, e il pomeriggio per chiunque voglia osservare la volta celeste anche in pieno giorno.
Questo il programma:
Venerdì 14, Palazzetto dello sport
Ore 17: conferenza sull'inquinamento luminoso a cura di Ugo Tagliaferri dell'osservatorio astronomico di Campo Catino, membro dell'IDA (International dark sky association)
Ore 18: "Le otto settimane dell'astronomia del MPI e i monitoraggi dell'inquinamento luminoso" relazione a cura della Prof. Lucia Corbo
Ore 21: Osservazione delle stelle a cura di Marina Costa, dell'associazione "Cassiopea", preceduta da un'introduzione con simulazione digitale del cielo mediante il software Skymap (prof. Lucia Corbo)
Ore 21,30: prime osservazioni in condizioni di inquinamento luminoso corrente nel sito, misurazioni della limpidezza del cielo a cura di Ugo Tagliaferri con SQM (Sky quality meter)
Ore 22: avvio dell'esperimento di riduzione dell'illuminazione pubblica e privata "Prove di blackout intenzionale" ed osservazione comparativa
Ore 23: termine dell'osservazione



Sabato 15, Palazzetto dello sport
Ore 8,30: visite guidate delle classi della scuola media al planetario
Ore 10,30: apertura della mostra sui corpi illuminanti a basso inquinamento, sulle lampade a basso consumo, ed oggetti illuminanti d'arte di Alessandro Babbanini
Ore 11: attività pratica di didattica dell'astronomia, per docenti, "Il mappamondo come il mondo sotto i nostri piedi" con la prof. Lucia Corbo
Ore 13: chiusura del planetario
Ore 16: ripresa dell'attività del planetario
Ore 20,30: chiusura definitiva del planetario