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mercoledì 26 maggio 2010

Campagna referendaria "Acqua bene comune"

Qui sopra una raffigurazione grafica del "Modello toscano" di gestione dei servizi idrici applicato all'Acquedotto del Fiora, è vero che il pubblico detiene il 60% della proprietà ma è ben evidente quale sia il socio che orienta le scelte del consorzio.

Nelle tre giornate di raccolta tenute nel comune di Manciano il circolo ha portato a casa 243 firme valide sui tre quesiti.

martedì 4 maggio 2010

FOTOVOLTAICO e "FATTORIE SOLARI"


Il business del momento
Il Piano territoriale di coordinamento P.T.C. (D.C.P. n.21 del 20/04/2009) varato dalla provincia di Grosseto lo scorso anno, prevede, tra gli altri interventi, una certa semplificazione burocratica nella realizzazione di impianti fotovoltaici.
Le “fattorie solari” sono improvvisamente diventate l'argomento del giorno: molti imprenditori agricoli vengono incoraggiati da professionisti e associazioni di categoria ad impiantare campi fotovoltaici di 2 o 3 ettari di superficie, mentre imprenditori elettrici battono le campagne alla ricerca di luoghi per realizzare vastissimi impianti, anche di centinaia di ettari.

L'energia elettrica da fotovoltaico attualmente non produrrebbe reddito senza gli incentivi statali.
Questi incentivi sono stati fissati dal D. M. del 19 Febbraio 2007 a circa 40 € cent. per kW prodotto e tali resteranno fino alla fine del 2010
Ma dal 2007 ad oggi i pannelli hanno beneficiato di una riduzione di costo vicina al 30%, e questo ha innescato una febbre speculativa di enormi proporzioni: ora agli speculatori restano pochi mesi per ultimare tutti gli impianti possibili (dal momento che il prossimo decreto ministeriale per il 2011, introdurrà una sostanziale riduzione degli incentivi) e quindi le localizzazioni più ricercate sono quelle su terreni agricoli di pianura che garantiscono istallazioni rapide ed economiche.


Nel solo comune di Manciano (GR) sono state presentate domande per oltre 215 MWp, che da sole coprirebbero tutto il finanziamento residuo, (cui restano in tutto 200MWp al raggiungimento del plafond nazionale complessivo).
I due maggiori impianti attualmente all'esame dell'ufficio tecnico e della sovraintendenza al paesaggio, localizzati al confine meridionale del territorio comunale, coprono ciascuno una superficie di oltre 400 ettari, paragonabile, per capirci, alla superficie complessiva di Grosseto o quasi due volte l'isola di Giannutri 
le dimensioni dell'impianto riportate su Giannutri, l'intera isola non basterebbe a contenerlo 
Un territorio in brandelli 
Due “latifondi solari” che sviluppano una recinzione perimetrale di oltre 15 Km, progettata per difendere dai furti il prezioso silicio e quindi realizzata in robusto grigliato industriale, invalicabile a qualsiasi animale terrestre e corredata ogni 30 metri da antenne con riflettori e telecamere di sorveglianza, che creerà vastissime zone di discontinuità territoriale, completamente de-naturalizzate e con un impatto visivo, sia diurno che notturno, davvero agghiacciante.
NUOVI PANORAMI CAMPESTRI:  grigliati industriali, rostri, filo spinato, riflettori e telecamere a circuito chiuso
Cibo vs Energia  

Siamo stati tra i primi sostenitori del fotovoltaico, e lo siamo tuttora, ma i terreni agricoli devono continuare a produrre CIBO, altrimenti, con il progressivo esaurimento delle fonti fossili, la penuria più grave potrebbe non essere energetica ma ALIMENTARE. (la crisi petrolifera del 2008 ha già evidenziato inequivocabilmente il legame che intercorre tra i prezzi petroliferi e quelli dei cereali)

Di spazio per il fotovoltaico ne abbiamo a iosa, anche per grandi impianti: cominciando dai tetti degli edifici, che in questo paese coprono già oltre il 10% della superficie totale, poi ci sono le cave dismesse, scarpate, barriere anti-rumore di strade e autostrade ed intere provincie inquinate da diossina o amianto.
Basta darsi uno sguardo intorno, il degrado è ovunque, facciamo sparire quello sotto i pannelli FV, invece dei fertili terreni di pianura.


Un mare di silicio, una ragnatela di elettrodotti. 

Va anche considerato che la realizzazione di vaste “fattorie solari” disperde nel territorio una miriade di “centrali elettriche” piccole e grandi, che per consegnare il prodotto all'utenza avranno bisogno di linee elettriche, ne consegue che il territorio dovrà anche essere solcato da una ragnatela di nuovi elettrodotti di media ed alta tensione, ed a questo proposito, ci risulta che in sede di Conferenza dei Servizi anche l'Enel abbia più volte espresso la sua perplessità sulla dinamica in atto.

Servirebbe concertazione tra le amministrazioni e lungimiranza per l'ubicazione delle “fattorie solari” sul territorio, invece questa è affidata solo all'iniziativa dei privati ed al debole strumento della variante urbanistica (nemmeno prevista dal P.T.C. per impianti inferiori ai 6 ettari).


Conclusioni
L'attenzione data dall'amministrazione provinciale alle energie rinnovabili è senz'altro positiva, ma questo non deve far perdere di vista il fatto che, per la Maremma, il paesaggio rappresenta una ricchezza insostituibile e primaria, ed è necessario lavorare in primo luogo al mantenimento di questa peculiarità, incrementando si, la produzione da energie rinnovabili, ma solo per il raggiungimento dell'autosufficienza energetica, non certo per sostituire una vocazione agricola e turistica già ampiamente consolidata nel territorio.
MONTAUTO, PANORAMI OBSOLETI:  tutto ciò che si trova sotto la linea rossa sarà coperto di pannelli FV